Le sfide del settore del vino per 2022

Il 2021 è in chiusura ed il momento di iniziare a pensare al 2022. L’agenzia Wine Intelligence ha già identificato quali saranno i 5 punti su cui creare la strategia per l’anno prossimo.

Gi ultimi due anni hanno messo a dura prova tutti mercati e quello del vino e delle altre bevande ha dimostrato di essere particolarmente resiliente, risentendo solo in minima parte della crisi. Si pensa che il prossimo anno si presenterà ancora come quelli appena passati. La crisi continuerà a richiedere agli operatori di settore delle risposte veloci e creative per rimanere saldi nonostante i cambiamenti. Le aziende si troveranno quindi a dover contenere i costi persuadendo i consumatori a fare acquisti; dovranno avvcinarsi sempre di più a modelli sostenibili e che tutelino l’ambiente; infine dovranno stuzzicare la curiosità delle generazioni future di bevitori.

Alla luce di questi obiettivi Wine Investigator ha individuato 5 trend del 2022:

  1. Il mercato globale del vino prenderà sul serio la “leggerezza” – riduzione del peso degli imballaggi in vetro. Studi recenti hanno dimostrato che una bottiglia di vino in vetro standard, con un peso secco tipico di 500 g, rappresenta il 29% dell’impronta di carbonio di un vino. Questo è il peso medio, ma esistono bottiglie in vetro molto più pesanti sia fisicamente che come impatto nell’ambiente. Oggi il mercato si dirige sempre di più verso una produzione sostenibile quindi si sente la necessità di ridurre ulteriormente l’impronta di carboni.
  2. Il vino di lusso dovrà lucidare le credenziali di sostenibilità. Torna la sostenibile, ora anche nel mercato dell’alto di gamma, infatti i produttori delle bottiglie più ricercate dovernno dimostrarsi credibili nelle operazioni che fanno a tutela dell’ambiente, per poter convincere anche i consumatori più giovani. Le nuvoletti generazioni infatti sono molto più attente al green e non si lasciano convincere dalla comunicazione.
  3. Prosegue anche nel 2022 la premiumization. I consumatori hanno esitato il budget che prima era destinato al viaggio o alla vita sociale ai beni alimentari, come il vino. Si stima che questa buona abitudine rimarrà invariata anche nel 2022.
  4. Il vino in piccolo formato, lattina e bottiglia da 375 ml diventerà di bassa gradazione RTD. Il mercato chiede vini più leggeri. Negli ultimi anni si è rilevata una richiesta da parte del consumatore di avere bevande più leggere, questo si rifletterà il prossimo anno anche nei formati mignon.
  5. L’industria del vino deve combattere per i talenti globali. Molti giovani talenti oggi aspirano a lavorare nelle aziende global che si occupano di tecnologie. Diventa sempre più difficile rintracciare giovani talenti interessati a sporcarsi le mani. L’obiettivo del 2022 è quello di cercare di attrarre verso di sé i giovani talenti che diventeranno i produttori di domani.

Questi i 5 punti dovernno essere messi alla base delle scelte strategiche dei prossimi anni. Non poteva mancare la sostenibilità elemento imprescindibile per il futuro di ogni azienda.

L’azienda Agricola Lorenzo Fidora è biologica dal 1970, e certificata Demeter dagli anni ’80. Ogni giorno Lorenzo Fidora si trova ad affrontare sfide per integrare la tecnologia e la produzione biologica. La scelta di essere un’azienda agricola biologica e biodinamica non vuol dire escludere la tecnologia dalla produzione, vuol dire fare scelte che mettono al primo osto il benessere della natura.

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